L’Italia commestibile delle erbe

Oggi ho preparato con pochi click una Google Map dove segnalerò progressivamente le scoperte che faccio riguardo ad alberi da frutto commestibili o larghe zone piene di erbe o altri cibi, sempre e solo su terreni pubblici/accessibili a tutti.

In questo modo se qualcun altro vuole collaborare e segnalare qualche altro “supermercato naturale“, può inviarmi una richiesta informale e lo nominerò gestore della mappa.

Ci renderemo così conto di come quasi ogni angolo d’Italia sia in realtà uno scaffale di un supermercato, con tonnellate di frutti ed erbe buone che ogni anno vengono guastati per il semplice fatto che non abbiamo voglia di respirare un po’ d’aria buona, o di conoscere alimenti che non sono mai stati trattati e che quindi con una semplice lavata con acqua (tutt’al più con del bicarbonato) sono il miglior cibo altrimenti possibile!

Da notare che ci sono due tipi di puntatori:

  1. Lo strumento “Puntina”, il più visibile, lo uso specialmente per gli alberi
  2. Lo strumento “Area”, con cui ho tracciato alcune aree particolarmente vaste in cui trovare un’erba o un’altra, in modo tale che anche se alcuni esemplari venissero colti, l’informazione sarebbe sempre valida.

Buona ricerca! 🙂

Il sambuco!

Come suggerisce il nome, questa pianta viene usata nella preparazione della famosa Sambuca, che però utilizza i fiori, e non i frutti, di sambuco.

Albero alto fino a 5-6 metri, questa pianta si trova principalmente vicino a dei pendii, difficilmente lo troverete isolato.

Un grappolo di sambuco

Tipico esempio di sambuco buono

E’ molto facile da individuare perché i suoi frutti (delle piccole bacche) maturano verso fine luglio e lungo tutto agosto, e si nota facilmente grazie alla colorazione rossastra del gambo che genera poi le bacche dal colore viola-nero.

Ce ne sono molti ai bordi delle strade.

La ricetta che mi piace di più fare con questi frutti, che lo ricordo, erano già molto apprezzati ai tempi dei romani (anche perché disponevano sicuramente di meno varietà di cibi e dovevano arrangiarsi con ciò che avevano), è la marmellata.

Fate bene attenzione a NON mangiare le bacche senza averle prima bollite per 20 minuti, se non volete passare un paio d’ore spiacevoli. 😉

Una volta immerse in acqua, portate ad ebollizione e lasciare bollire, saranno commestibili senza problema alcuno, e anzi, sono decisamente salutari in quanto contengono un’ottima parte di acqua (80%), 16% fra carboidrati, proteine e fibre, sali minerali quali : ferro, magnesio, rame, zinco, sodio, calcio, e ancora, vitamina A e vitamine del gruppo B(1-2-3-5-6), nonché vitamina C.

In effetti, una volta fatte bollire, sono molto buone se usate come frutti di bosco su dei dolci, o insieme a dello yogurt o come dicevo prima, realizzandoci una marmellata dall’ottimo sapore.

Aguzzate l’occhio durante le vostre scampagnate! 🙂